Manuela Patrizi Silvestri BLOG

For English reading click here Pensieri profondi di un uomo italiano tra mare e montagna nella regione Abruzzo del centro Italia. Si chiama Fabrizio Sulli e tutto è iniziato con la parola "resiliente". Spiritualità tossica e distacco dalla realtà. Negli ultimi anni si sta assistendo ad un'esplosione di percorsi olistici e discipline per la ricerca di sé stessi, verso la consapevolezza ed un miglior equilibrio. Il che è solo positivo, ma ci sono troppe mancanze. Stanno nascendo decine di nuove figure professionali, guru, santoni, scrittori, neo improvvisati sciamani, esperti, corsi, terminologie ed atteggiamenti che sfociano in veri e propri cliché e gerghi di genere. A pagamento o meno non fa differenza se andiamo ad analizzare i punti dolenti e le mancanze di tutta questa "evoluzione" interiore: - il distacco dalla realtà e dai suoi problemi materiali da risolvere, visti come pesi inutili da lasciar andare, non necessari. Con l'azzeramento di ogni forma di...

Per leggere l'articolo in ITALIANO cliccare questa frase Profound thoughts from an Italian man, between mountain and sea in Abruzzo region central Italy. His name is Fabrizio Sulli and all began with the word "resilient". Toxic spirituality and detachment from reality. In recent years we are witnessing an explosion of holistic paths and disciplines for the search of oneself, towards awareness and a better balance. Which is only good, but there are too many shortcomings. Dozens of new professional figures are emerging, gurus, holy men, writers, newly improvised shamans, experts, courses, terminologies and attitudes that result in real clichés and genre jargons (general slangs). For a fee or not, it makes no difference if we analyze the sore points and shortcomings of all this inner "evolution": - detachment from reality and its material problems to be solved, seen as useless burdens to let go, unnecessary. With the elimination of all forms of social stru...

To read the article in ITALIAN click this sentence In this system of things we must always "demonstrate with facts" what a person (a human being) does on our territory and our beloved Earth "home" the only one we know is (for now). At the same time I wonder why? Why is there a need to demonstrate and make a difference? and from/to WHO and from WHAT? BEING and LIVING the flow of daily life would be enough for our simple pleasure of doing good and above all for our gratitude in sharing ourselves, giving ourselves (indulging ourselves) to the community, for the RIGHT TO EXIST! With this, there is no "need" to build a self-image to be accepted and considered! THE *system of things* has to change but few or many are still fine with it, maybe because they find it convenient and personal return? IT DOESN'T HAVE TO BE THIS WAY ANYMORE! The benefit is FOR EVERYONE even for people INVISIBLE to many!! # True STRENGTH lies in VULNERABILITY Continuing to be open in...

For English reading click here Nel sistema delle cose, c'è sempre da  dimostrare con i fatti  ciò che una persona (un essere umano) compie nel nostro territorio e,  👉   soprattutto sulla nostra amata Terra, l'unica che sappiamo essere casa (almeno per ora). Allo stesso tempo, mi domando: perché? Perché cè bisogno di dimostrare e fare la differenza? e da/a CHI e da che COSA? ESSERE e VIVERE il flusso della vita quotidiana dovrebbe bastare al nostro semplice piacere di fare del bene e, soprattutto, alla nostra gratitudine nel condividere se stessi, donandoci alla comunità, per il DIRITTO DI ESISTERE! Tutto ciò dovrebbe avvenire senza che vi sia "bisogno" di costruirsi un immagine di sé per essere accettati e considerati. Il  sistema delle cose  deve cambiare, ma a pochi o a molti sembra ancora andare bene così. Forse perché ne traggono giovamento, comodità e ritorno personale? 🤔🌍🌟 NON DEVE più essere così! Il beneficio è PER TUTTI anche per le perso...