Fase Lunare di nascita di Manuela - 7 Maggio 1975 (calcola la tua)
L'’Ultimo Crescente di Luna (anche detto “Luna Balsamica”) si forma nei tre giorni e mezzo che precedono la Luna Nuova. E’ quella caratteristica falcetta di luna che appare ad est poco prima dell’alba per poi sparire alla vista nella luce del giorno fatto. Man mano che si avvicina il novilunio diventa sempre più sottile e ravvicinata al Sole, per poi fondersi in esso al nascere della Luna Nuova. E anche in termini simbolici, la sua funzione è proprio quella di “dissolvere” gli ultimi residui di un vecchio ciclo, introducendo allo stesso tempo l’essenza di un nuovo ciclo in procinto di albeggiare.
Essendo una Luna che si “ritira” preparandosi a rinascere, i nati di questa fase hanno spesso bisogno di mantenere i propri spazi inviolati. Hanno bisogno di pace, silenzio, solitudine. Non hanno necessariamente una natura schiva, ma è come se di tanto in tanto avessero bisogno di stare per conto loro. Tanto più che la Luna Balsamica rende molto sensibili, autentiche “spugne emotive” pronte ad assorbire umori e stati d’animo dall’ambiente circostante. Di conseguenza, alcuni “eremitaggi” servono proprio per “ricaricarsi”.
Altrettanto spesso hanno intuizioni, visioni, come se fossero custodi di un “seme di novità” anche non si è ancora schiuso. Per questo, a volte possono sentirsi come se non fossero “di questo mondo”, precursori in grado di captare qualcosa che ancora deve venire. Hanno una visionarietà più astratta e meno concreta dei nati della Luna Nuova: talvolta avvertono il loro desiderio di rivoluzione e di trasformare le cose più come un’insofferenza ad un vecchio stato di cose che come un progetto di cambiamento ben definito.
I più attenti avranno notato che c’è una nota “pescina” nei nati della Luna Balsamica, rappresentando l’ultima stazione del ciclo lunare proprio come i Pesci rappresentano l’ultimo tassello del cerchio zodiacale. Per questo, hanno un loro misticismo di fondo, una loro capacità di entrare in contatto con le “alte sfere” e di cogliere il lato più spirituale e meno concreto delle cose. Si trovano più a proprio agio con i mezzi di comunicazione emotiva (la musica, il disegno, la pittura, la danza) che non con la parola perché per loro – parafrasando Julian Green – l’ispirazione vola alta, le parole vanno a piedi.
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